Degustazione Elia Palazzesi | 18 Novembre

Questa settimana presenteremo i vini di Elia Palazzesi, un secolo di storia e di passione nelle terre del Brunello di Montalcino. Sarà il racconto di chi allinea lo sguardo e le mani alla vigna, che diventa uva, poi mosto e infine vino, punto di arrivo, ma anche di partenza per lunghi invecchiamenti.
I vigneti variano in altitudine dai 150 ai 180 metri sul livello del mare, riparati a Nord da colline boschive, mentre a Sud-Ovest la valle si apre ai venti di Maestrale, tipici della costa maremmana, garantendo condizioni sempre temperate, fondamentali per una sana e prolungata maturazione delle uve. La variabilità dei terreni e le diverse esposizioni dei vigneti, conferiscono alle uve una grande concentrazione e una fedele espressione di ogni annata. Per l’invecchiamento, Elia predilige botti grandi come da tradizione e brevi passaggi in tonneaux per armonizzare i vini più potenti e strutturati.

Assaggeremo:

Rosso di Montalcino DOC. Brillante ed energico, da uve raccolte tra fine Settembre e inizio Ottobre, fermentazione in acciaio inox ed estrazione dei composti nobili della buccia con l’ausilio di periodici rimontaggi, macerazione fra i 15 e i 18 giorni e affinamento per 12 mesi in botte grande di rovere di Slavonia, subendo periodici travasi. Prima della commercializzazione affina per alcuni mesi in bottiglia. Rosso rubino intenso, al naso è caratterizzato da una buona intensità e complessità, in cui prevalgono le note fruttate di ciliegia, more e lamponi. In bocca risulta fresco e con una buona acidità. Tannini presenti, ma bilanciati e ben concentrati. La persistenza è piacevolmente lunga.

Brunello di Montalcino DOCG. Profondo e intenso, la macerazione dura qualche giorno in più, poi segue un invecchiamento per 30 mesi in botti di taglia media e tonneaux. Prima della commercializzazione il vino viene affinato per 12 mesi in bottiglia. Nel colore si denota il maggiore arco di maturazione. Al naso troviamo profumi molto intensi, terziarizzati da un affinamento che amplifica le note di tabacco e lavanda, tipiche dei Sangiovese di grande stoffa. Entrata morbida e ricca, con struttura molto buona, ampio e lungo dal finale molto persistente. Si ritrovano pienamente espresse anche in bocca le sensazioni aromatiche olfattive, con un apporto di legno equilibrato e volto ad esaltare gli aromi varietali del vitigno.

Sabato 18 Novembre
11.00 – 13.00 / 17.00 – 19.30

Guido De Ponti, il Geologo Droghiere
Andrea Voltattorni, il Versastorie

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