Due espressioni di Nebbiolo | Sabato 1 Febbraio
Riprendiamo le degustazioni accostando due espressioni di Nebbiolo, vitigno nobile, pregiato, austero, potente ed elegante, che sa di nebbia, appunto, e di resistenza. Primo infatti a germogliare e fra i più tardivi ad essere vendemmiato, si espone alle condizioni ambientali per un lungo periodo. Interpretazioni che prendono vita in scenari molto diversi: quello delle Langhe, con la sua morbida alternanza di colline e il respiro lungo delle nebbie autunnali, e quello di Lessona, nell’Alto Piemonte, terra di sabbie marine e ossidi di ferro, dove la vite affonda le radici in un suolo minerale antichissimo.
Da Novello, nel cuore delle Langhe, il Montegrilli Langhe Nebbiolo DOC della cantina Elvio Cogno, dal nome del suo fondatore negli anni novanta, con l’intento di raggiungere la massima espressione di un terroir considerato tra i più vocati della zona. L’azienda si distingue per la sua capacità di coniugare eleganza e identità territoriale attraverso un delicato lavoro di sperimentazione. Un Nebbiolo diretto, essenziale, senza passaggi in legno per lasciare intatta la freschezza del frutto e differenziarlo dal Barolo. Qui la varietà esprime il lato più slanciato e vibrante, con profumi di bacche rosse, viole e pepe bianco. Un sorso vivo, snello, che gioca con la sapidità e con una trama tannica finissima.
Dall’Alto Piemonte, invece, il Coste della Sesia Orbello DOC di Tenute Sella, una delle più antiche aziende vitivinicole d’Italia, con una storia che risale al 1671. La tenuta è stata protagonista della rinascita dell’Alto Piemonte vitivinicolo, valorizzando il potenziale espressivo dei suoi suoli unici e delle lunghe maturazioni in legno. Vigneti di età media di quarant’anni tra Lessona e Brusnengo, su terreni di sabbie plioceniche con un’acidità spiccata. Un Nebbiolo che si fa più verticale, con un profilo minerale e austero, dove la freschezza accompagna note di piccoli frutti, erbe di montagna e spezie leggere. Affinato per sei mesi in botti grandi, conserva una bevibilità sorprendente senza rinunciare alla profondità. Dalle parole di Mario Soldati in Vino al vino: “pura fragranza, puro effluvio, puro spirito e dal sapore sottilissimo”.
Due anime dello stesso vitigno, due storie diverse legate da un filo sottile che sa di tempo, di terra, di fragili equilibri.
Sabato 1 Febbraio 11.00 – 13.00 / 17.00 – 19.30
Guido De Ponti, il Geologo Droghiere
Andrea Voltattorni, il Versastorie